Valutare i singoli casi

L’incertezza sul trend di mercato spinge allo stock-picking

COSA ACCADE
Le tecniche di stock-picking (selezione di specifici titoli azionari) stanno prevalendo sulle scelte direzionali. Nei metalli preziosi, nel turismo, nell’energia e nei semiconduttori ci sono interessanti titoli sui quali puntare, che potrebbero tenere bene anche in fasi di prolungata correzione degli indici. Da preferire players globali, con massima copertura della catena del valore (quindi, non gli “specialist”).

COSA ASPETTARCI
Nel n. 27 di Punto Nave abbiamo sottolineato che gli indici azionari stanno tenendo grazie a pochi grandi titoli, mentre la maggior parte delle azioni di media e piccola capitalizzazione stanno regredendo. Altrove, abbiamo espresso la convinzione che i prezzi azionari non scontino ancora l’impatto della recessione sugli utili e che il tasso di dividendo azionario (per USA e UE) è più basso del rendimento dei titoli di Stato.
A supporto di questa lettura ribassista, è arrivato da poco anche un indicatore tecnico, l’Hindenburg Omen, basato sulla percentuale giornaliera di nuovi massimi e minimi nei prezzi azionari delle ultime 52 settimane. Da qualche giorno, questo indicatore è attivo, cioè sta rilevando le condizioni che potrebbero portare ad una caduta dei prezzi a breve. Sebbene la probabilità di successo sia del 25%, in passato questo indicatore ha previsto i crash borsistici del 1987 e del 2008 (grafico sotto).

L’ indice Hindenburg Omen – che ha previsto alcuni crash borsistici del passato – è “attivo”.

 

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