I mercati sembrano percepire lo scampato pericolo dei tassi
COSA ACCADE
La settimana scorsa dicevamo “FED e BCE decideranno sui tassi, ma con ottiche diverse “, e così è stato. La BCE ha alzato i tassi di un ulteriore 0,25% a causa dell’inflazione.
Ma l’inflazione nell’Eurozona è in vistosa decelerazione, se non altro perché la Germania in primis è in recessione, ormai conclamata da due trimestri negativi consecutivi.
Nella storia del pensiero e della pratica di politica economica si è sempre risposto ad una recessione con manovre di stimolo, cioè tassi più bassi e minori imposte. Ma la BCE ha altro in testa: sta usando i tassi per creare crisi diffuse nel sistema in maniera da rendere necessari interventi e istituzioni straordinarie quali il MES e programmi tipo TLTRO. Sembra ormai un corpo estraneo del tutto sconnesso dall’economia reale. Così l’Eurozona è condannata alla “decrescita infelice”.
COSA ASPETTARCI
E’ probabile che nel breve termine assisteremo all’ulteriore avanzata degli indici azionari, soprattutto americani, per lo scampato pericolo dei tassi; ma, ricordiamolo, ciò è avvenuto soprattutto a causa del comparto Intelligenza Artificiale. L’Eurozona, di forte, avrà l’Euro ma non è una buona notizia per l’economia reale tant’è che da Marzo lo Stoxx50 ha sottoperformato l’S&P500 di quasi 8%.
Quanto ancora le azioni correranno dipenderà soprattutto dall’intensità della recessione sia europea che americana. Al momento, in Europa si sconta una recessione tenue mentre in America è ancora accreditato lo scenario che eviterebbe del tutto la recessione.
Un occhio va tenuto ai metalli preziosi. Se l’oro non violerà a breve il minimo di 1935 realizzato nei giorni scorsi potrebbe segnare nuovi massimi assoluti entro Luglio.